
Cosa votiamo?
Torno a parlare del Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre; ormai manca poco e, come detto in precedenza (REFERENDIAMOCI: Referendum Si – Referendum No), il carosello delle ospitate Tv non ha ancora -almeno in me- sciolto dei dubbi. Torno a dire e sottolineare la distinzione, fintamente palese, del SI=parte delle Sinistre – NO= le Destre, ma in molti di questi componenti schierati non persiste il senso del Necessario e dell’obiettività di idee.
Alla luce del testo appena letto, che ho provato a comprendere e interpretare, mi accingo a farvi conoscere quale sia la mia conclusione. Di sicuro questo testo referendario non è un gioco semplice, anche se in apparenza tale può sembrare, non tanto per il suo contenuto, quanto per il “troppo burocratese” con il quale è stato forbitamente agghindato.
Per una più agevole analisi e semplice lettura, per chi avrà modo di imbattersi in questo mio articolo, farò in modo che il testo sia diviso seguendo l’ordine delle modifiche al testo costituzionale originale; ciò vuol dire che scandirò i passaggi dei vari temi: 1- inserendo il tema di riferimento (es. Parlamento), 2- il titolo del testo costituzionale al quale appartiene (non tutti sanno che la nostra costituzione si divide in due parti e a loro volta in Titoli e in Sezioni). Essendo un lavoro lungo e complesso, che coinvolge più ambiti del nostro testo costituzionale, farò in modo di esaminare, nel merito e dettaglio, ogni punto cercando di costruire un’idea il più obiettiva possibile.
Buona lettura.
Nei prossimi giorni l’ultimo atto di questo articolo.
Attendo commenti sul mio blog e le vostre condivisioni sui vostri social per avere un confronto e allargare le nostre idee.
Piero Sardo Viscuglia